Ancora quattro chiacchiere? Sì.

Forse perché gli interessi in gioco vanno oltre la nostra comprensione, oltre quello che secondo l’id quod plerumque accidit è considerato giusto, corretto, sano.

La libertà di concorrenza e di mercato è sacrosanta. Il Gruppo SI ne ha fatto bandiera insieme a molti.

 

Di recente abbiamo scambiato la nostra opinione con la senatrice Vicari, la stessa che promosse l’art. 8 del precedente Governo Letta, che destò scandalo e disapprovazione da tutti i fronti politici…

….compreso il suo…

…e che per questo fu abbandonato, stralciato…

Eppure oggi viene ripresentata una riforma (?!?) che si vorrebbe inserire in un decreto (il cui nome è proprio CONCORRENZA!).

C’è chi sceglie la via più breve, ossia fidarsi di chi, quando dobbiamo rinnovare il premio assicurativo, ci tempesta di chiamate e di lettere

ma quando è il momento di risarcire il danno da noi subito trova mille scuse per non farlo, o per farlo in misura ridotta!

 

La riforma RCA che la Vicari denuncia come “necessaria” (a qualcuno di sicuro sarà necessaria così come viene presentata) ci lascia perplessi, a dir poco basiti. E’ l’esatta riproposizione di quanto BOCCIATO precedentemente!

Ecco il nostro commento alla senatrice, abbiate pazienza, arrivate fino alla fine, ne varrà la pena:

“Gent.ma senatrice Vicari,

ma davvero crede in quello che scrive?
Non ricorda cos’è stato del Decreto Destinazione Italia e dell’art. 8?
Le sembra molto differente quanto sta riproponendo come se fosse una novità, come se ci fosse la possibilità di migliorare la situazione economica dei danneggiati da sinistro stradale?
Ha per caso dimenticato il parere della Commissione Giustizia su quello che da più parti è stato ribattezzato, soprattutto per la sezione riguardante l’RC Auto (art.8), CESTINAZIONE ITALIA?
Ha invero dimeticato l’audizione in Commissione di validissimi esponenti del mondo delle Carrozzerie e dei Patrocinatori Stragiudiziali, che Le dimostravano gli errori che stava per commettere, probabilmente perché poco esperta nel nostro precipuo settore, magari anche mal consigliata?
Ha forse dimenticato che tutti gli schieramenti politici hanno gridato inorriditi dinanzi a quanto, nonostante nessuno fosse daccordo, Lei portava avanti come una bandiera di libertà mentre l’ANEIS, il CUPSIT, l’OUA, l’Associazione Familiari Vittime della Strada e una enorme moltitudine di artigiani, associazioni, professionisti, carrozzieri, medici, patrocinatori, legali e danneggiati, insomma… mentre una folla smisurata La implorava di rivedere un atteggiamento così distruttivo a favore soltanto delle lobby assicurative?
Dove sono le frodi, senatrice Vicari? Dove vanno cercate?
Nella volontà di risarcire in modo corretto e adeguato i propri assistiti danneggiati, volendo e pretendendo la fattura di riparazione per ogni sinistro auto, con foto e riscontri sulla riparazione avvenuta?
Oppure volendo consegnare il futuro di almeno 70.000 professionisti di diversi settori nelle mani del solito strapotere assicurativo, che mira sempre e costantemente ad imporre obbligatoriamente le proprie istanze senza dimostrare davvero le proprie teorie?
Un utile di oltre 3 miliardi di euro (legga tre miliardi!) Le sembra un importo che non giustifichi una riduzione dei premi assicurativi ?
Poiché questi sono i guadagni delle Compagnie che Lei sta difendendo, a discapito della GIUSTIZIA vera!
Allora ancora una volta Le chiedo, davvero crede nelle parole che scrive?
Senatrice… Lei ha la possibilità davvero di fare il benessere del nostro paese: collaborando con gli “addetti ai lavori”, piuttosto che con chi non ha interesse a risarcire i danneggiati, ma solo a diventare banca a tutti i costi!
Siamo sempre disponibili al dialogo e se ha piacere sarò personalmente a Sua disposizione per dimostrarLe di cosa stiamo parlando.
Senatrice Vicari, dimezzare i risarcimenti, tagliare i compensi di professionisti e artigiani, negare il diritto dei danneggiati di riparare il proprio veicolo e di curarsi in strutture di eccellenza da loro scelte come in tutti i paesi civili viene fatto, poiché diritto squisitamente appartenente all’individuo, non è fare gli interessi dell’utenza finale, ma di qualcun altro.
Abbia la volontà di ascoltare chi lotta ogni giorno a favore dei propri assistiti, chi crede nella libertà di concorrenza e di mercato, chi vuole affermare il proprio lavoro considerato come valido ausilio alla Giustizia, soprattutto quella Risarcitoria. Dall’art.8 abbiamo imparato che la strada da percorrere per risalire la china è ben altra, rispetto alla volontà assicurativa… eppure Lei ha intenzione di ripresentare la stessa ingiustizia, come altri Suoi colleghi, due ore dopo lo stralcio dell’articolo di cui sovra.
Mi chiedo in ultima analisi se davvero secondo Lei troncare il futuro di, ripeto, 70.000 professionisti, ai quali aggiungendo le loro famiglie si arriva almeno a 4 volte tanto la predetta stima, sia la strada giusta per uscire dalla crisi e risollevare l’Italia, piuttosto che finire di spremere un limone oramai privo del suo succo.
Mi auguro che la Sua capacità di raziocinio e la Sua professionalità riescano a prevalere, come in altre occasioni. I miei migliori saluti, a disposizione per delucidazioni.

Daniele Zarrillo
Patrocinatore Stragiudiziale”

 

La risposta della Vicari denotava la strana ipotesi che il precedente art. 8 del Decreto Destinazione Italia fosse stato modificato rispetto alla formulazione da Lei proposta. Bene, ecco di seguito la risposta di chi scrive:

 

Gentilissima senatrice Vicari,

La ringrazio molto per la Sua risposta, puntuale e di sicuro molto propositiva.

E’ proprio a questa Sua volontà di promuovere la Libertà di concorrenza e di mercato, dissipando finalmente ragioni di comodo e interessi di parte, che rivolgo la mia istanza e quella di tutti i Professionisti e Artigiani del settore della riparazione.

Immagino pertanto che nella Sua proposta attuale potrà solo essere riconfermato il Diritto alla Cessione del Credito a favore del Carrozziere che ripara il veicolo!

Questo per un semplice motivo: l’istituto della Cessione del Credito, ai sensi dell’art. 1260 e ss. del Codice Civile sancisce meramente la possibilità legittima di un creditore di cedere tale credito, vantato nei confronti di un terzo, a qualcun altro.

Nel caso di specie, il Carrozziere ripara il veicolo e l’unico vero vantaggio che ne deriva è quello di poter restituire al proprio assistito l’auto riparata senza doversi fare anticipare alcuna spesa, sicuro che la Giustizia Risarcitoria farà il suo seguito.

Sappiamo altresì che in caso la riparazione sia troppo esosa, ai sensi dell’art. 2058 c.c., il giudice può acconsentire o meno che il danneggiato ripari in forma specifica, ovvero venga risarcito per equivalente. Noti bene, senatrice Vicari, è un diritto del danneggiato richiedere il risarcimento in forma specifica, non una imposizione delle Compagnie assicuratrici in strutture da loro convenzionate (o peggio, da loro stesse create!) senza lasciare la possibilità di scelta al danneggiato di dove far riparare il proprio veicolo.

Ebbene, quale sarebbe la necessità, che veniva presentata tra i punti salienti dell’art. 8 del precedente decreto, nell’abolire o fortemente limitare il predetto Istituto?

Oggi, se una carrozzeria presenta una fattura fuori da ogni logica riparatoria e superiore oltremodo il valore commerciale del veicolo, questa non viene riconosciuta sia in ambito stragiudiziale, sia dinanzi ad un giudice, che si guarderà bene dall’avallare tale idiosincratico comportamento.

Per questo negare o limitare la Cessione del credito non può essere di aiuto a limitare frodi o garantire abbassamenti tariffari delle polizze assicurative.

Senatrice, la vera lotta, a parere di chi scrive e di tutti gli addetti ai lavori, è la seguente:

  • fattura, sempre, delle riparazioni effettuate, ai sensi di legge vigenti, con relative foto del veicolo riparato, o quantomeno riscontro
  • periti terzi e imparziali a favore del risarcimento del danno, quindi super partes rispetto a danneggiato e danneggiante
  • TETTO MASSIMO DELLE POLIZZE ASSICURATIVE DECISO MINISTERIALMENTE

Questo limiterebbe davvero frodi, comportamenti ad personam e costi delle polizze, non limitare i diritti di danneggiati e professionisti.

Si parla spesso di tabelle ministeriali per le macrolesioni, quando la Cassazione ha ben inteso eleggere le tabelle milanesi quali unico punto di riferimento per la Nazione!

Si cerca sempre di assecondare le Compagnie Assicuratrici, che dopo le tabelle micropermanenti ex d.lgs. 209/05 vogliono vedersi accontentate anche per i danni gravi, ignorando il legislatore, mentre sarebbe opportuno presentare a loro stesse, una volta tanto, UN LIMITE A FAVORE DEL DANNEGGIATO, OSSIA POLIZZE ASSICURATIVE MINISTERIALI!

Leggendo la Sua pagina facebook, la Senatrice Vicari che viene “delineata” è una persona molto attiva, presente e vicina agli italiani.

Decida pertanto di fare un vero e urgente intervento nel settore RCA, ascoltando chi si occupa del danno e del corretto, giusto ed INTEGRALE RISARCIMENTO DEL DANNO, senza influenze dei poteri forti delle Compagnie Assicuratrici.

La libertà di scelta del riparatore, il corretto riconoscimento dei compensi professionali di tutti gli addetti ai lavori, portare il proprio lavoro alla luce del sole dovendo dimostrare quanto si vale solo ed esclusivamente ai propri assistiti, porta automaticamente ad atteggiamenti sempre più virtuosi, facendo estinguere nel tempo i comportamenti fraudolenti, che non troveranno più possibilità di accesso, né da parte delle Assicurazioni, né da parte degli assicurati.

Ecco il vero calo delle polizze.

La ringrazio molto del tempo dedicatomi, resto a Sua disposizione per eventuali delucidazioni.

Daniele Zarrillo

Patrocinatore Stragiudiziale

 

A questo commento, purtroppo, la Vicari non ha più risposto.

Indovinate cosa vuole presentare oggi?

Esattamente quanto da noi, da tutto il mondo politico e dalla sua stessa fazione veniva osteggiato e tacciato di essere solo un vergognoso regalo ai poteri forti!

Ci auguriamo fortemente che nessuno voglia avallare questo folle progetto.

La scatola nera può essere un valido aiuto, ma non di certo negare i diritti al risarcimento delle persone, che non saranno libere di rivolgersi ai propri carrozzieri di fiducia!

Si ingrassano sempre le vacche grasse, dimenticando i principi che ci legano ai nostri concittadini.

La senatrice Vicari è molto attiva, in diversi settori e in diverse situazioni politiche. E’ senz’altro lodevole il suo operato.

Confidiamo pertanto che anche in questo caso voglia far valere gli interessi di tutti i cittadini, onesti, lavoratori, che meritano rispetto e trasparenza, non belle parole capaci di imbavagliare la libertà e i diritti dei danneggiati.

Commentate, grazie.