STAVOLTA QUATTRO CHIACCHIERE LE FACCIAMO CON I SENATORI...

Ancora quattro chiacchiere? Sì.

Forse perché gli interessi in gioco vanno oltre la nostra comprensione, oltre quello che secondo l'id quod plerumque accidit è considerato giusto, corretto, sano.

La libertà di concorrenza e di mercato è sacrosanta. Il Gruppo SI ne ha fatto bandiera insieme a molti.

 

Di recente abbiamo scambiato la nostra opinione con la senatrice Vicari, la stessa che promosse l'art. 8 del precedente Governo Letta, che destò scandalo e disapprovazione da tutti i fronti politici...

....compreso il suo...

...e che per questo fu abbandonato, stralciato...

Eppure oggi viene ripresentata una riforma (?!?) che si vorrebbe inserire in un decreto (il cui nome è proprio CONCORRENZA!).

C'è chi sceglie la via più breve, ossia fidarsi di chi, quando dobbiamo rinnovare il premio assicurativo, ci tempesta di chiamate e di lettere...

...ma quando è il momento di risarcire il danno da noi subito trova mille scuse per non farlo, o per farlo in misura ridotta!

 

La riforma RCA che la Vicari denuncia come "necessaria" (a qualcuno di sicuro sarà necessaria così come viene presentata) ci lascia perplessi, a dir poco basiti. E' l'esatta riproposizione di quanto BOCCIATO precedentemente!

Ecco il nostro commento alla senatrice, abbiate pazienza, arrivate fino alla fine, ne varrà la pena:

"Gent.ma senatrice Vicari,

ma davvero crede in quello che scrive?
Non ricorda cos’è stato del Decreto Destinazione Italia e dell’art. 8?
Le sembra molto differente quanto sta riproponendo come se fosse una novità, come se ci fosse la possibilità di migliorare la situazione economica dei danneggiati da sinistro stradale?
Ha per caso dimenticato il parere della Commissione Giustizia su quello che da più parti è stato ribattezzato, soprattutto per la sezione riguardante l’RC Auto (art.8), CESTINAZIONE ITALIA?
Ha invero dimeticato l’audizione in Commissione di validissimi esponenti del mondo delle Carrozzerie e dei Patrocinatori Stragiudiziali, che Le dimostravano gli errori che stava per commettere, probabilmente perché poco esperta nel nostro precipuo settore, magari anche mal consigliata?
Ha forse dimenticato che tutti gli schieramenti politici hanno gridato inorriditi dinanzi a quanto, nonostante nessuno fosse daccordo, Lei portava avanti come una bandiera di libertà mentre l’ANEIS, il CUPSIT, l’OUA, l’Associazione Familiari Vittime della Strada e una enorme moltitudine di artigiani, associazioni, professionisti, carrozzieri, medici, patrocinatori, legali e danneggiati, insomma… mentre una folla smisurata La implorava di rivedere un atteggiamento così distruttivo a favore soltanto delle lobby assicurative?
Dove sono le frodi, senatrice Vicari? Dove vanno cercate?
Nella volontà di risarcire in modo corretto e adeguato i propri assistiti danneggiati, volendo e pretendendo la fattura di riparazione per ogni sinistro auto, con foto e riscontri sulla riparazione avvenuta?
Oppure volendo consegnare il futuro di almeno 70.000 professionisti di diversi settori nelle mani del solito strapotere assicurativo, che mira sempre e costantemente ad imporre obbligatoriamente le proprie istanze senza dimostrare davvero le proprie teorie?
Un utile di oltre 3 miliardi di euro (legga tre miliardi!) Le sembra un importo che non giustifichi una riduzione dei premi assicurativi ?
Poiché questi sono i guadagni delle Compagnie che Lei sta difendendo, a discapito della GIUSTIZIA vera!
Allora ancora una volta Le chiedo, davvero crede nelle parole che scrive?
Senatrice… Lei ha la possibilità davvero di fare il benessere del nostro paese: collaborando con gli “addetti ai lavori”, piuttosto che con chi non ha interesse a risarcire i danneggiati, ma solo a diventare banca a tutti i costi!
Siamo sempre disponibili al dialogo e se ha piacere sarò personalmente a Sua disposizione per dimostrarLe di cosa stiamo parlando.
Senatrice Vicari, dimezzare i risarcimenti, tagliare i compensi di professionisti e artigiani, negare il diritto dei danneggiati di riparare il proprio veicolo e di curarsi in strutture di eccellenza da loro scelte come in tutti i paesi civili viene fatto, poiché diritto squisitamente appartenente all’individuo, non è fare gli interessi dell’utenza finale, ma di qualcun altro.
Abbia la volontà di ascoltare chi lotta ogni giorno a favore dei propri assistiti, chi crede nella libertà di concorrenza e di mercato, chi vuole affermare il proprio lavoro considerato come valido ausilio alla Giustizia, soprattutto quella Risarcitoria. Dall’art.8 abbiamo imparato che la strada da percorrere per risalire la china è ben altra, rispetto alla volontà assicurativa… eppure Lei ha intenzione di ripresentare la stessa ingiustizia, come altri Suoi colleghi, due ore dopo lo stralcio dell’articolo di cui sovra.
Mi chiedo in ultima analisi se davvero secondo Lei troncare il futuro di, ripeto, 70.000 professionisti, ai quali aggiungendo le loro famiglie si arriva almeno a 4 volte tanto la predetta stima, sia la strada giusta per uscire dalla crisi e risollevare l’Italia, piuttosto che finire di spremere un limone oramai privo del suo succo.
Mi auguro che la Sua capacità di raziocinio e la Sua professionalità riescano a prevalere, come in altre occasioni. I miei migliori saluti, a disposizione per delucidazioni.

Daniele Zarrillo
Patrocinatore Stragiudiziale"

 

La risposta della Vicari denotava la strana ipotesi che il precedente art. 8 del Decreto Destinazione Italia fosse stato modificato rispetto alla formulazione da Lei proposta. Bene, ecco di seguito la risposta di chi scrive:

 

Gentilissima senatrice Vicari,

La ringrazio molto per la Sua risposta, puntuale e di sicuro molto propositiva.

E' proprio a questa Sua volontà di promuovere la Libertà di concorrenza e di mercato, dissipando finalmente ragioni di comodo e interessi di parte, che rivolgo la mia istanza e quella di tutti i Professionisti e Artigiani del settore della riparazione.

Immagino pertanto che nella Sua proposta attuale potrà solo essere riconfermato il Diritto alla Cessione del Credito a favore del Carrozziere che ripara il veicolo!

Questo per un semplice motivo: l'istituto della Cessione del Credito, ai sensi dell'art. 1260 e ss. del Codice Civile sancisce meramente la possibilità legittima di un creditore di cedere tale credito, vantato nei confronti di un terzo, a qualcun altro.

Nel caso di specie, il Carrozziere ripara il veicolo e l'unico vero vantaggio che ne deriva è quello di poter restituire al proprio assistito l'auto riparata senza doversi fare anticipare alcuna spesa, sicuro che la Giustizia Risarcitoria farà il suo seguito.

Sappiamo altresì che in caso la riparazione sia troppo esosa, ai sensi dell'art. 2058 c.c., il giudice può acconsentire o meno che il danneggiato ripari in forma specifica, ovvero venga risarcito per equivalente. Noti bene, senatrice Vicari, è un diritto del danneggiato richiedere il risarcimento in forma specifica, non una imposizione delle Compagnie assicuratrici in strutture da loro convenzionate (o peggio, da loro stesse create!) senza lasciare la possibilità di scelta al danneggiato di dove far riparare il proprio veicolo.

Ebbene, quale sarebbe la necessità, che veniva presentata tra i punti salienti dell'art. 8 del precedente decreto, nell'abolire o fortemente limitare il predetto Istituto?

Oggi, se una carrozzeria presenta una fattura fuori da ogni logica riparatoria e superiore oltremodo il valore commerciale del veicolo, questa non viene riconosciuta sia in ambito stragiudiziale, sia dinanzi ad un giudice, che si guarderà bene dall'avallare tale idiosincratico comportamento.

Per questo negare o limitare la Cessione del credito non può essere di aiuto a limitare frodi o garantire abbassamenti tariffari delle polizze assicurative.

Senatrice, la vera lotta, a parere di chi scrive e di tutti gli addetti ai lavori, è la seguente:

  • fattura, sempre, delle riparazioni effettuate, ai sensi di legge vigenti, con relative foto del veicolo riparato, o quantomeno riscontro
  • periti terzi e imparziali a favore del risarcimento del danno, quindi super partes rispetto a danneggiato e danneggiante
  • TETTO MASSIMO DELLE POLIZZE ASSICURATIVE DECISO MINISTERIALMENTE

Questo limiterebbe davvero frodi, comportamenti ad personam e costi delle polizze, non limitare i diritti di danneggiati e professionisti.

Si parla spesso di tabelle ministeriali per le macrolesioni, quando la Cassazione ha ben inteso eleggere le tabelle milanesi quali unico punto di riferimento per la Nazione!

Si cerca sempre di assecondare le Compagnie Assicuratrici, che dopo le tabelle micropermanenti ex d.lgs. 209/05 vogliono vedersi accontentate anche per i danni gravi, ignorando il legislatore, mentre sarebbe opportuno presentare a loro stesse, una volta tanto, UN LIMITE A FAVORE DEL DANNEGGIATO, OSSIA POLIZZE ASSICURATIVE MINISTERIALI!

Leggendo la Sua pagina facebook, la Senatrice Vicari che viene “delineata” è una persona molto attiva, presente e vicina agli italiani.

Decida pertanto di fare un vero e urgente intervento nel settore RCA, ascoltando chi si occupa del danno e del corretto, giusto ed INTEGRALE RISARCIMENTO DEL DANNO, senza influenze dei poteri forti delle Compagnie Assicuratrici.

La libertà di scelta del riparatore, il corretto riconoscimento dei compensi professionali di tutti gli addetti ai lavori, portare il proprio lavoro alla luce del sole dovendo dimostrare quanto si vale solo ed esclusivamente ai propri assistiti, porta automaticamente ad atteggiamenti sempre più virtuosi, facendo estinguere nel tempo i comportamenti fraudolenti, che non troveranno più possibilità di accesso, né da parte delle Assicurazioni, né da parte degli assicurati.

Ecco il vero calo delle polizze.

La ringrazio molto del tempo dedicatomi, resto a Sua disposizione per eventuali delucidazioni.

Daniele Zarrillo

Patrocinatore Stragiudiziale

 

A questo commento, purtroppo, la Vicari non ha più risposto.

Indovinate cosa vuole presentare oggi?

Esattamente quanto da noi, da tutto il mondo politico e dalla sua stessa fazione veniva osteggiato e tacciato di essere solo un vergognoso regalo ai poteri forti!

Ci auguriamo fortemente che nessuno voglia avallare questo folle progetto.

La scatola nera può essere un valido aiuto, ma non di certo negare i diritti al risarcimento delle persone, che non saranno libere di rivolgersi ai propri carrozzieri di fiducia!

Si ingrassano sempre le vacche grasse, dimenticando i principi che ci legano ai nostri concittadini.

La senatrice Vicari è molto attiva, in diversi settori e in diverse situazioni politiche. E' senz'altro lodevole il suo operato.

Confidiamo pertanto che anche in questo caso voglia far valere gli interessi di tutti i cittadini, onesti, lavoratori, che meritano rispetto e trasparenza, non belle parole capaci di imbavagliare la libertà e i diritti dei danneggiati.

Commentate, grazie.


18 anni per la Giustizia, quanti per darsi pace?

"Lascia, guido io, ti faccio vedere come si distanzia un'auto..."

E' sabato sera, è notte fonda...

Siamo tra Taranto e San Vito, è la notte del 31 agosto del 1996.

Il proprietario dell'auto è troppo ubriaco per guidare, troppo ubriaco per capire davvero cosa accade... e lascia che a guidare sia un passeggero forse messo peggio di lui...

Non poteva comprendere, a causa delle sue condizioni, che l'amico non poteva sostituirlo alla guida per due motivi fondamentali: perché altrettanto ubriaco e con la patente sospesa...

Non poteva sapere che non sarebbe sopravvissuto all'incidente accaduto poco dopo, che lo vedeva proprietario e trasportato del suo stesso veicolo...

Cosa avrà mai pensato, si sarà reso conto dell'effettivo rischio a cui andava incontro?

Sicuramente no, ed oggi, forse, i suoi familiari ancora non sanno dare una vera, consolatoria spiegazione all'accaduto... al dramma che da ben 18 anni vivono ogni giorno, ogni istante, senza una vera ragione.

Finalmente la Corte di Cassazione decide di dare giustizia ad una battaglia legale infinita, motivata dall'ennesima presa di posizione delle Compagnie assicuratrici. Potete trovare la sentenza qui.

L'eccezione sollevata dall'Assicurazione è dovuta di fatto al venir meno dell'applicabilità della copertura assicurativa dal momento in cui il conducente risulti sprovvisto di patente o con la stessa sospesa.

I giudici hanno finalmente dimostrato che viene meno qualsiasi condizione relativa all'RCA, oltretutto obbligatoria per legge, dinanzi al trasportato, che deve essere sempre risarcito.

Ancora una volta la nostra "Corte Suprema" è a favore del danneggiato, ancora una volta il valore uomo viene prima di tutto.

I familiari del povero proprietario oggi trovano quella che chi scrive ama definire GIUSTIZIA RISARCITORIA...

Ben lungi dall'essere una consolazione, ben lontana dal trovar pace...

Ora chiedo a Voi lettori uno sforzo, un regalo, a Voi stessi:

immaginate due amici di sabato sera...

immaginate che si scherzi in un locale, in una piazza, tra amici, tra risa e bevute...

immaginate che si alzi il gomito, come succede a tutti, anche a noi, a Voi...

immaginate ancora che si debba tornare a casa, o si decida di prendere l'auto per andare in qualche altro posto, in un locale più divertente...

fate un ultimo sforzo...

...e immaginate che si lasci guidare chi non ha bevuto...

...e che il giorno dopo ci si svegli solo con un gran mal di testa, telefonando ai propri cari per dire loro che si farà un po' tardi per il pranzo della domenica, tra altre risa, tra altri divertimenti...

 

Chi ha piacere commenti.


LA SCELTA DI CAMBIARE...

Dopo aver pubblicato un articolo forse abbastanza scomodo per alcuni, ma necessario (lo trovate qui), siamo senz'altro felici di vedere le Confederazioni, da sempre preposte alla tutela dei propri associati, tornare sui propri passi.

Sì, perché una svolta al cammino intrapreso era necessaria, anche dinanzi all'ennesimo disegno di legge che alcuni irriducibili politici innamorati delle Compagnie assicuratrici hanno riproposto in questi giorni, confermando la totale e disarmante noncuranza delle istanze dei cittadini.

Cosa accade quindi, davanti alla richiesta di sana e trasparente CONCORRENZA in tutti i settori lavorativi, nonché in quello afferente il mondo della riparazione (quindi all'ordine del giorno)?

Accade che il Governo e i vari oppositori/sostenitori a oltranza si schierano con una proposta di "concorrenza"...RIPROPONENDO ESATTAMENTE QUANTO PREVISTO NELL'ARTICOLO 8 STRALCIATO FELICEMENTE A GENNAIO!

E' necessario pertanto una forte posizione di contrasto a questo vergognoso strapotere che ancora una volta passa per tutela del cittadino, quando l'unica tutela è il risparmio che le Assicurazioni possono avere monopolizzando il settore della riparazione.

Ecco che interviene la Proposta di Legge delle Confederazioni.

Il testo appare sano e assolutamente in linea con quanto proposto dal movimento nato con la Carta di Bologna.

A parere di chi scrive oggi siamo ancora più forti, con armi più affilate e ancora più agguerriti nel voler dimostrare alle Assicurazioni che l'utenza e i professionisti in genere meritano di più.

La tutela non arriva nella riparazione presso strutture avulse dal garantire la concorrenza (anche se ci si ricopre di tali nomee), piuttosto nella libera scelta del danneggiato e nella garanzia di riparazioni conformi alla casa costruttrice.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi, come sempre in prima linea!


Viandante, non c'è il sentiero...

Il 17 maggio è passato da quasi due mesi, eppure ancora risuonano le parole degli addetti ai lavori, l'entusiasmo dei presenti e la voglia di fare.

Sì, perché da fare c'è ancora molto, questo è solo l'inizio.

Il Gruppo SI era presente nella veste del responsabile Franchising Daniele Zarrillo, libero ancora una volta da interessi associativi o di parte, a sostegno della volontà di fare chiarezza in un settore troppo spesso oggetto di monopolio assicurativo.

Interessante è stato l'intervento del buon Bizzarri, collega di chi scrive in qualità di Patrocinatore Stragiudiziale, il quale ha sottolineato l'importanza del costo orario di manodopera per l'artigiano carrozziere. Risulta paradossale infatti sottostare a contratti capestro dettati dalle Compagnie Assicuratrici, rispettando a menadito quanto previsto dagli adempimenti che per legge il Carrozziere è tenuto a rispettare per fare il suo lavoro a regola d'arte.

Ottimo l'intervento della dott.ssa Brigitte Castell, venuta direttamente dalla Francia per l'occasione. Ecco i punti salienti:

  • Le PMI sono e saranno sempre la spina dorsale dell'Economia Europea
  • La libera concorrenza stimola la crescita e migliora il rapporto qualità-prezzo
  • Dal 2007 la Francia ha lottato e vinto per ottenere la libertà di concorrenza e di mercato nel settore assicurativo

Interessanti riflessioni sono scaturite dal suo intervento:

La chiarezza e l'obiettività sono vincenti nel nostro lavoro poichè l'obiettivo delle Assicurazioni è la CONFUSIONE!

La FFC (Federazione Carrozzieri Francesi) ha richiesto relazione informativa riguardo ai veicoli in caso di collisione, in collaborazione con il Comitato Economico e Sociale Europeo.

La dottoressa ha descritto così nel suo elaborato il ruolo del perito della compagnia:

il perito automobilistico non svolge più il ruolo di arbitro, serve meramente all'Assicurazione per orientare il danneggiato verso gli interessi della Compagnia Assicurativa senza promuovere libertà di mercato, non svolgendo il suo ruolo obiettivamente!

Con la legge approvata in Francia, la così detta Legge Hamon, l'Assicurazione ha l'obbligo di informare il consumatore che oltre a servirsi in caso di sinistro delle carrozzerie convenzionate, ha la libertà di scegliere il proprio carrozziere di fiducia.

Oltre ai politici spesso presenti negli incontri che hanno preceduto Firenze (uno per tutti il senatore Matteoli), un altro intervento fondamentale è stato quello di Jean Pais (vice presidente nazionale FFC e "inventore" della cessione del credito francese). Di seguito i cardini del suo discorso:

  • La parola d'ordine è Artigiani francesi liberi da vincoli
  • Nel 1998 nasce l'indennizzo diretto in Francia. Non si chiedeva nessuno sconto al carrozziere e in 15 giorni arrivava il risarcimento
  • Poco dopo si chiese al carrozziere l'abbassamento delle tariffe, visto che l'Assicurazione "portava lavoro"
  • Successivamente arrivò la richiesta dello sconto sui pezzi di ricambio, inizialmente il 2%, poi il 3%, fino all'odierno 14%!
  • A causa del contratto il carrozziere non poteva venir meno e si ritrovava strozzato dalle richieste al ribasso

Jean Pais ha ribadito che lui non ha inventato nulla, visto che già nel Diritto Romano è presente la cessione del credito (!)

Da questo incontro nascono diverse riflessioni:

le Compagnie ci hanno abituato a vari colpi di coda, soprattutto quando ferite, nel periodo delle vacanze estive. Oramai prossimi al "lieto evento" saremo vigili insieme a tutte le Associazioni di categoria.

Inoltre colpisce come dal 1998 solo oggi le Carrozzerie francesi siano riuscite ad ottenere l'indipendenza. Preme ricordare a chi scrive che in Italia l'Indennizzo Diretto fa la sua comparsa ufficialmente solo a febbraio del 2007...

Considerazioni personali a parte è importante capire che ognuno di noi, consumatori e portatori di acqua alle Compagnie dobbiamo diventare coscienti di quanto è importante evitare che uno sconto danneggi la nostra libertà di scelta per le riparazioni del nostro veicolo e per curare le nostre lesioni personali (vedi articolo precedente).

Dal momento che le Compagnie proveranno ancora una volta a negare il Diritto all'Integrale Risarcimento dovuto a ognuno, anche noi del Gruppo SI continueremo ad informare l'utenza e a sostenere le Associazioni di Categoria affinchè la proposta di legge sulla libertà e l'indipendenza del riparatore, nonchè quella sulle lesioni alla persona, possano trovare presto la loro giusta collocazione in una legge finalmente di qualità.

Ricordando le parole della dottoressa Castell lasciamo a tutti Voi il pensiero del poeta Machado:

"...Viandante sono le tue orme
il sentiero e null’altro;
viandante non c’è un sentiero
il sentiero si fa camminando..."


La giustizia tuona a colpi di cannone a Bologna!

Dopo Torino e Prato anche Bologna alza la testa contro lo strapotere assicurativo, fa tesoro di quanto stabilito dalla Corte Costituzionale e si pronuncia contro la validità dei mandati CARD e degli interventi volontari da parte delle Assicurazioni. Ecco pertanto la sentenza in questione.

La presente giunge interessante e di valido ausilio, affinché le Compagnie non sentano di "giocare in casa" e di poter gestire e amministrare la Giustizia quando la già menzionata Alta Corte ha decisamente inteso FACOLTATIVA la procedura Card e di libera scelta del danneggiato (a differenza di quanto continuano a proclamare le Assicurazioni dichiarando che è obbligatoria).

Ricordiamo che la Procedura CARD (Indennizzo Diretto), fortemente voluta dalle Assicurazioni, ha dimostrato già diverse volte e in molteplici occasioni i suoi limiti e difetti nella mancanza di velocità e correttezza di gestione, generando numerosissimi malcontenti e risarcimenti non sempre chiari, allorchè la volontà sottesa appare sempre più quella di trasformare il settore del Risarcimento Auto in mero indennizzo.

Ben lieti di fare tesoro degli orientamenti giurisprudenziali che vanno verso una profonda e radicale Giustizia, ben consci che bisogna lavorare molto e duramente per continuare a tutelare e tutelarci, sempre.

Il Gruppo SI continua a fare la sua parte.

(Si ringrazia la fonte: A.N.E.I.S.)

 


Verso una proposta di legge, verso una vera riforma

Il 09/04 u.s. a Montecitorio, nell'Auletta dei gruppi parlamentari, si è svolto un importante passo avanti verso la realizzazione di un libero mercato nel settore della Responsabilità Civile Auto: è stata presentata difatti una proposta di legge che prende particolarmente spunto dalla oramai definita Legge Hamon, che in Francia ha portato a fare un passo da gigante verso la libertà di concorrenza e di mercato un settore troppo spesso preda dello strapotere assicurativo.

E' interessante altresì vedere l'Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici non menzionare più caldamente la nazione d'oltralpe quale riferimento per l'Italia, da quando chiaramente, facendo seguito anche dopo l'Inghilterra, oramai ci si è resi conto di due punti fondamentali:

  1. Gli accordi tra Assicurazioni e Carrozzieri non funzionano poichè gli artigiani sono sempre più costretti a contratti capestro
  2. I danneggiati non possono essere seguiti e tutelati da chi deve occuparsi di risarcire il danno, poiché troppo spesso si pensa a risparmiare, a discapito della sicurezza sulle strade e della salute della persona (le convenzioni riguardano spesso anche il settore medico)

Pertanto ecco nascere a gennaio, sotto lo spauracchio dell'art. 8 del Decreto Destinazione Italia un forte movimento, arricchitosi sempre più di Associazioni e Movimenti tesi a tutelare gli interessi dei cittadini e dei soggetti deboli; nasce così la Carta di Bologna, che trova seguito a più riprese e in tutta la Nazione.

All'incontro hanno partecipato numerosi parlamentari, tra i quali:

  • il dott. Cosimo Maria Ferri, sottosegretario Ministero Giustizia, favorevole alla proposta
  • il Sen. Matteoli (FI) Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni che si dice disposto a collaborare, come ha già collaborato, nella stesura della proposta presentata
  • il sempre valido on. Andrea Colletti (MCS), che ha portato una interessante riflessione su come in Italia i sinistri calino mediamente del 40% l'anno, ma ciò non corrisponda ad una automatica diminuzione delle tariffe (vedi foto esplicative) 20140409_10270620140409_102848
  • l'on. Di Stefano (PD), pronto a collaborare, che si dice perplesso sugli organi di controllo delle Assicurazioni Private ed il loro operato asettico (Ivass)
  • l'on. Russo (FI), che si dice pronto a firmare la proposta

Ebbene, una riflessione va fatta: se siamo tutti daccordo nel fermare lo strapotere assicurativo e dare finalmente giustizia e meritocrazia, cosa stiamo aspettando? Perché ancora non avviene il cambiamento?

A questa domanda vogliamo rispondere con una frase di un parlamentare presente all'incontro, il quale ha detto che i suoi colleghi devono trovare il coraggio di riattaccare il telefono quando ricevono telefonate "interessate".

Un'altra riflessione ci è stata fornita da un suo collega, il quale ha detto:"non importa che io sia il primo firmatario, mi basta essere il secondo", che ci porta a chiederci se siamo pronti a seguire, come è auspicabile, un Movimento nato col nome MOBILITAZIONE DECRETO RC AUTO, senza bandiere, per il bene di tutti, al servizio di tutti.

Le idee sane e libere trovano la loro prigione quando interessi personali le contaminano.

Forti di questi sani propositi saremo i primi, come sempre, a sostenere fortemente chiunque abbia a cuore gli interessi e la tutela dei diritti dei danneggiati.

(Si ringraziano le fonti C.U.P.S.I.T. e Federcarrozzieri per la Carta di Bologna)


Tasso zero, polizze a rate e sconti esagerati!

Da diversi giorni oramai assistiamo in TV, venendo spesso deliziati anche alla radio, a numerose promozioni pubblicitarie delle maggiori Compagnie Assicuratrici sulla possibilità in capo al richiedente polizza di assicurarsi con formule straordinarie: a tasso 0, a rate, con sconti del 40% (quando si tengono bassi, altrimenti c'è anche chi si spinge oltre!) e chi più ne ha più ne metta (o dovremmo dire ne tolga?).

Eppure solo ieri le nostre care Compagnie lamentavano su più canali, a volte anche sovrapponendosi tra loro, la necessità di imbavagliare i carrozzieri indipendenti e monopolizzare così il mercato dell'autoriparazione (vedi articolo), per riuscire a concedere almeno un 4%, un 7%, arrivando con l'ultimo colpo di mano (un DDL oggi speriamo sopito) al 35%. Come riuscire a riconoscere quindi un 40% minimo di sconto, con gli accessori sopra citati?

Ebbene, i nostri cari assistiti, ma anche i carrozzieri indipendenti e non, vorranno riflettere sulla seguente questione: chi è a decidere il PREMIO assicurativo? Chi decide quanto deve pagare l'assicurato? C'è un tetto da considerare, che possa essere uguale per tutte le assicurazioni?

Ricordiamoci che ad oggi sarebbe facile per una compagnia di assicurazioni dimostrarci di fare anche il 50% di sconto, facendo comunque pagare l'importo che ritiene consono alla sua prestazione lavorativa.

Un esempio: se voglio far pagare a Mario Rossi € 800,00 di premio assicurativo, facendo uno sconto del 50% sulla polizza, mi basterà partire da € 1.600,00, giungendo quindi all'importo preventivato.

Un consiglio dinanzi a queste perplessità:

Al momento di stipulare o rinnovare un contratto assicurativo nel settore dell'RCA richiedete prima di tutto una polizza con pagamento semestrale, coi vostri dati.

Dopodiché richiedete lo sconto per il pagamento annuale (in un'unica soluzione), dopodiché provvedete a richiedere il massimo sconto possibile che la Compagnia può farvi (attenzione poiché in questo caso potrebbero legarvi a specifiche carrozzerie o medici).

Infine richiedete che lo stesso importo prospettatovi vi venga riconosciuto senza legarvi a nessuno (il vostro diritto di decidere dove riparare il veicolo e dove curarvi è sacrosanto!) e... a rate!

Se l'Assicurazione non vuole perdere un cliente vi farà comunque la polizza con questi 3 step più la rateizzazione, ed in questo modo avrete giocato bene le vostre carte, altrimenti ce ne sono diverse di Compagnie: scegliete con attenzione, tutelando i vostri interessi e diritti, sempre.


Una sentenza che sa di giustizia

Nel lontano 2008 la Corte di Cassazione riunita a Sezioni Unite con sentenza n° 26972 portava il Risarcimento del Danno alla Persona ad una fase di sicura sofferenza e dubbia interpretazione a causa dei numerosi fraintendimenti, a volte anche voluti, sulle determinazioni a cui aspirava arrivare.

Oggi sono molte le pronunce che hanno confermato un orientamento ben delineato sempre a favore della tutela del danneggiato e dell'integrale risarcimento del danno, ma l'alea rimaneva e perdurava lasciando incertezze e lacunosi dubbi.

Questo fondamentalmente fino  ad oggi, allorché la Cassazione con sentenza n° 1361/2014 ha ben pensato di chiarire e inquadrare correttamente tale Macroinsieme di voci di danno contenute tutte nel DANNO ALLA PERSONA.

 

Ecco i punti salienti e le considerazioni:

  • Il risarcimento assume carattere compensativo
  • Il carattere aleatorio della materia impone la via equitativa rispetto a mere tabelle, che vanno sempre personalizzate
  • Resta fermo l'Assunto dell'INTEGRALE RISARCIMENTO DEL DANNO, che non può trovare restrizione e limite, ma va personalizzato e considerato nello specifico
  • Il danno alla persona (non patrimoniale) è composto da una serie di voci descrittive, quali il danno morale, il biologico, l'esistenziale, che non possono meramente essere sommate ma vanno prese attentamente in considerazione per la loro complessità

 

Per un approfondimento rimandiamo all'interessante articolo: Persona e Danno - “OGNI COSA E’ ILLUMINATA (da Cass. 1361/2014)” – Patrizia ZIVIZ 


I Patrocinatori del Lazio si fanno sentire...

Finalmente giornali di stampa regionale si sono occupati del fenomeno dell'art. 8.
Vi ricordo che abbiamo vinto un round importante, ma come un animale ferito l'Ania non ci sta ad incassare il colpo e vorrebbe rifarsi con un DDL approvato soprattutto per stanchezza.
Noi del Gruppo SI, con le Associazioni di categoria che rappresentiamo non rimarremo certo a guardare, stavolta forti e consapevoli di chi ci sostiene e di chi ha voglia e passione per garantire i diritti di tutti, soprattutto con l'informazione.
Vi riporto con piacere l'articolo che mi è stato dedicato insieme ad un ottimo e stimato collega di Pomezia.
I giornali li trovate in edicola, le uscite sono di questo mese (quindicinali):
Clicca Qui per leggere l'articolo sul Giornale del Lazio (pagina 25)

 


Danno Immobiliare

Il danno Immobiliare è una fattispecie di danno in realtà molto complesso, nonostante la sua evidente linearità.

Diverse in vero si presentano le tipologie di danno, dall'Incendio al Fenomeno Elettrico, dagli Eventi Atmosferici alla Perdita di Acqua Condotta, arrivando alla Responsabilità Civile derivante dalla cattiva Manutenzione dell'immobile e dalla Rovina di Edifici.

Vanno inoltre analizzati correttamente gli eventi che implicano una responsabilità o anche una corresponsabilità nell'evento da parte di coinquilini e/o condomini nei confronti di terze parti, all'interno della propria abitazione, o in ogni caso per i danni a terzi causati nelle così chiamate Parti Comuni.

Il Gruppo SI mette a disposizione dei propri assistiti una equipe di professionisti esperti nel settore del Danno Immobiliare, con soluzioni rapide ed efficaci per ripristinare velocemente le condizioni abitative precedenti all'illecito, curando altresì gli interessi di chi riporta nell'illecito anche danni alla persona.

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