Il 10 maggio 2017 viene approvato definitivamente il testo relativo ai professionisti delle partite iva, il jobs act autonomi

Diventa legge il DDL relativo al Jobs Act autonomi, con la soddisfazione di oltre 2,5 milioni di professionisti.

Il testo rappresenta un punto di partenza. Lo scopo è colmare la lacuna sorta negli anni rispetto al popolo delle partite iva. Ancora oggi infatti professionisti aderenti o meno a ordini o collegi, vedono mal collocata la propria posizione retributiva e fiscale.

Il Jobs Act autonomi, grazie al tavolo di lavoro aperto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, rappresenta senz’altro un punto di svolta.

Di seguito i punti salienti più interessanti:

  • La partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici
  • I contratti di lavoro saranno solo in forma scritta. Inoltre saranno nulle le clausole di recesso unilaterale del committente dal contratto. I pagamenti dei corrispettivi non potranno avvenire oltre i 60 giorni, esteso anche tra lavoratori autonomi e PA
  • Gli Enti previdenziali potranno aiutare il professionista in difficoltà. Ad esempio in caso di diminuzione del lavoro, ordinistico o no, gli Istituti dovranno prevedere prestazioni sociali adeguate
  • Viene istituita la DIS-COLL, indennità di disoccupazione per lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.
  • I lavoratori autonomi e le partite iva iscritti alla gestione separata INPS, inclusi quelli aderenti alla Legge 4/13 (professionisti non iscritti a ordini o collegi) avranno:

    a. Congedo parentale padri e madri non superiore a 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino
    b. Gravidanza, infortunio o malattia: sospensione del rapporto di lavoro col committente e
    sospensione del versamento dei contributi per malattie o infortuni superiori ai 60 giorni
    c. Deducibilità totale dei costi di corsi o master per la formazione continua del professionista
    fino a 10.000 euro, mentre per orientamento, autoimpiego e certificazione fino a € 5.000

     

  • Nei centri per l’impiego sarà previsto uno sportello di assistenza al lavoro autonomo. L’utenza sarà informata sulle novità del Jobs Act autonomi e sui vantaggi rispetto al passato
  • Lavoro agile per i dipendenti: smart work, ossia lavorare fuori dalla postazione abituale. Il tutto attraverso la tecnologia (pc, connessioni remote, altro). Sarà garantita la stessa tutela retributiva e il compenso non sarà inferiore al lavoro “normale”

In breve, il Jobs Act autonomi si presenta come una carta dei diritti del professionista.

Qualcosa che mancava e che costituisce l’inizio di un cammino.

Al TG3 nazionale del  12 maggio 2017 se ne parla in concreto col presidente nazionale di CNA Professioni Giorgio Berloffa.

Dal minuto 19 del video inizia il servizio, al quale ha contribuito anche il responsabile del Gruppo SI Soluzione Infortunistica Daniele Zarrillo.

Approvato il Jobs Act autonomi
l’intervista rilasciata al TG3 relativa al Jobs Act autonomi, a partire dal minuto 19