Stavolta è attraverso l’autorevole editore Giuffrè, garanzia di qualità nelle pubblicazioni giuridiche, che giunge la denuncia del mondo medico in merito alle perizie medico legali.

Il presidente della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni nota con non poca amarezza come, in ambito RCA, le perizie medico legali siano sempre a servizio delle Compagnie di Assicurazioni.

L’osservazione è presente nell’introduzione delle nuove “Linee guida per la valutazione medico legale del danno alla persona in ambito civilistico”, dove emerge un forte scostamento del “pensiero medico legale” rispetto alla volontà delle assicurazioni private.

Troppo spesso, se non addirittura sempre, le perizie dei medici legali al soldo delle Compagnie si rivelano fallaci, incongrue e non in linea con quanto richiesto dalla scienza medica.

Nell’articolo presente sul quotidiano Libero di mercoledi 18 u.s. (potrete leggere l’articolo qui) è possibile comprendere lo sgomento e la paradossale idiosincrasia insita in quanto accade oramai dalla legge 27/12 voluta dall’allora Governo Monti:

i medici legali fiduciari delle Compagnie, quando non costretti a lavore esclusivamente per tali società, ricevono delle schede di valutazione dove è possibile soltanto compilare dei campi, senza poter esprimere appieno quello che richiederebbe una corretta valutazione del danno.

Nel predetto articolo è possibile trovare anche un ottimo commento del presidente A.N.E.I.S. sulla questione.

Inoltre poi è importante sottolineare come tali valutazioni siano prive anche di firma digitale, pertanto modificabili a piacimento dal “tecnico di turno”, in ogni sede.

La problematica delle perizie medico legali appare chiara e comprensibile a tutti:

in un momento storico in cui le società assicurative, attraverso le perizie medico legali a servizio delle Compagnie di assicurazioni, manifestano apertamente (e sfacciatamente) la propria volontà di ricoprire sia il ruolo di danneggiante che decide il risarcimento, sia il ruolo di sedicente-professionista della riparazione e del ristoro del danno fisico al ribasso, appare sempre più necessario, per il danneggiato, tutelarsi rivolgendosi ad un patrocinatore professionista che possa tutelare i suoi diritti e i suoi interessi.