Il 09/04 u.s. a Montecitorio, nell’Auletta dei gruppi parlamentari, si è svolto un importante passo avanti verso la realizzazione di un libero mercato nel settore della Responsabilità Civile Auto: è stata presentata difatti una proposta di legge che prende particolarmente spunto dalla oramai definita Legge Hamon, che in Francia ha portato a fare un passo da gigante verso la libertà di concorrenza e di mercato un settore troppo spesso preda dello strapotere assicurativo.
E’ interessante altresì vedere l’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici non menzionare più caldamente la nazione d’oltralpe quale riferimento per l’Italia, da quando chiaramente, facendo seguito anche dopo l’Inghilterra, oramai ci si è resi conto di due punti fondamentali:
- Gli accordi tra Assicurazioni e Carrozzieri non funzionano poichè gli artigiani sono sempre più costretti a contratti capestro
- I danneggiati non possono essere seguiti e tutelati da chi deve occuparsi di risarcire il danno, poiché troppo spesso si pensa a risparmiare, a discapito della sicurezza sulle strade e della salute della persona (le convenzioni riguardano spesso anche il settore medico)
Pertanto ecco nascere a gennaio, sotto lo spauracchio dell’art. 8 del Decreto Destinazione Italia un forte movimento, arricchitosi sempre più di Associazioni e Movimenti tesi a tutelare gli interessi dei cittadini e dei soggetti deboli; nasce così la Carta di Bologna, che trova seguito a più riprese e in tutta la Nazione.
All’incontro hanno partecipato numerosi parlamentari, tra i quali:
- il dott. Cosimo Maria Ferri, sottosegretario Ministero Giustizia, favorevole alla proposta
- il Sen. Matteoli (FI) Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni che si dice disposto a collaborare, come ha già collaborato, nella stesura della proposta presentata
- il sempre valido on. Andrea Colletti (MCS), che ha portato una interessante riflessione su come in Italia i sinistri calino mediamente del 40% l’anno, ma ciò non corrisponda ad una automatica diminuzione delle tariffe (vedi foto esplicative)
- l’on. Di Stefano (PD), pronto a collaborare, che si dice perplesso sugli organi di controllo delle Assicurazioni Private ed il loro operato asettico (Ivass)
- l’on. Russo (FI), che si dice pronto a firmare la proposta
Ebbene, una riflessione va fatta: se siamo tutti daccordo nel fermare lo strapotere assicurativo e dare finalmente giustizia e meritocrazia, cosa stiamo aspettando? Perché ancora non avviene il cambiamento?
A questa domanda vogliamo rispondere con una frase di un parlamentare presente all’incontro, il quale ha detto che i suoi colleghi devono trovare il coraggio di riattaccare il telefono quando ricevono telefonate “interessate”.
Un’altra riflessione ci è stata fornita da un suo collega, il quale ha detto:”non importa che io sia il primo firmatario, mi basta essere il secondo“, che ci porta a chiederci se siamo pronti a seguire, come è auspicabile, un Movimento nato col nome MOBILITAZIONE DECRETO RC AUTO, senza bandiere, per il bene di tutti, al servizio di tutti.
Le idee sane e libere trovano la loro prigione quando interessi personali le contaminano.
Forti di questi sani propositi saremo i primi, come sempre, a sostenere fortemente chiunque abbia a cuore gli interessi e la tutela dei diritti dei danneggiati.
(Si ringraziano le fonti C.U.P.S.I.T. e Federcarrozzieri per la Carta di Bologna)